CAMPIONATO UNDER 18 [2006] 2023-24
Regular s. - Fase finale - Finalissima - Albo d'oro

FINALE

Giovedì 13 giugno 2024, ore 20
Stadio Del Conero, Ancona

GENOA-ROMA 2-0

GENOA (3-4-2-1) Consiglio; Deseri, Arata, Barry; Sancinito, Fazio, Dodde (32’st Grossi), Ahanor; Venturino (32’st Nuredini), Romano (42’st Corengia); Ekhator. A disp. Boschi, Georievksi, Ghinassi, Colonnese, Mavraj, Pagliari. All. Ruotolo
ROMA (5-3-2) Kehayov; Feola, Obleac (30’st Mlakar), Golic, Mirra, Reale; Levak, Pedro Lopes (8’st Ivkovic), Tumminelli (1’st Litti); Solbes (15’st Della Rocca), Nardozi. A disp. De Franceschi, Cioffredi, Joao Gabriel, Litti, Ivkovic, Bauco, Colasurdo. All. Tanrivermis
ARBITRO Barbetti di Arezzo (Veli-Perlamagna; Eremitaggio)
MARCATORI 46’pt Venturino; 32’st rig. Romano
NOTE espulso Litti al 33’st. Ammoniti Mirra, Levak, Della Rocca. Recupero 1’, 5’. In tribuna il CT dell’Italia Campione d’Europa Under 17 Massimiliano Favo



Il Genoa porta bene alla Roma, l’albo d’oro dell’Under 18 si conferma ripetitivo: quattro edizioni, due vinte dalla Spal, due dai rossoblù, che già nel 2020-21 si erano portati a casa la prima coppa, battendo contro ogni pronostico una fortissima Roma che schierava Volpato, Tahirovic, Felix, Cassano e Oliveras. Sono tutti spariti nelle serie inferiori quei 2003 rossoblù, è rimasto solamente il tecnico, bandiera di casa già da giocatore, Gennaro Ruotolo, che questa sera, al Del Conero di Ancona, ha rivinto lo scudetto, battendo di nuovo i giallorossi, guidati dal turco Tanrivermis, che il suo campionato (U15) lo aveva portato a casa al primo anno in Italia, il 2018-19, con il fortissimo gruppo dei 2004 della Roma, e non è più riuscito a ripetersi. Aveva schierato una formazione a sorpresa nella semifinale con l’Atalanta il turco, ne ha schierata una completamente diversa in finale, non è andata altrettanto bene: 5-3-2, con Pedro Lopes e Tumminelli in mediana, Levak un po’ più libero di avanzare, l’argentino Solbes e Nardozi davanti, Della Rocca in panchina. Difesa a tre per un Genoa molto ben strutturato fisicamente, due fantasisti alle spalle del centravanti, due squalificati di peso, tra cui Lattari, decisivo nella semifinale contro l’Inter. A sinistra conferma per Ahanor, gigantesco e talentuoso difensore classe 2008, unico di tutta la distinta.

Avvio a ritmi lenti, e la prima emozione, al 17', è fittizia: Ekhator è rapidissimo nel calciare, ma colpisce l'esterno della rete. E in ogni caso l'assistente aveva la bandiera alzata. Venturino lancia Sancito che va al cross, Romano prova l'acrobazia, palla verso il fallo laterale, l'azione prosegue, Deseri calcia da trequarti, blocca Kehayov. Non sono occasioni da strapparsi i capelli, ma in compenso sono tutte per la squadra di Ruotolo: il solito Venturino, laterale di destra schierato sulla trequarti al posto di Carbone (espulso dalla panchina dopo il cambio, nella semifinale con l'Inter) ci prova in diagonale, Kehayov ce la ha sulle mani ma la butta frettolosamente in angolo, sulla battuta ancora il difensore Deseri pericoloso nella metà campo avversaria, ottima elevazione, ma il colpo di testa è piuttosto centrale. Al 42' Mirra (che era stato il primo ammonito, per una trattenuta su Venturino) prova a svegliare i suoi con un potente destro da trequarti, Consiglio alza in angolo. Al primo di recupero Venturino controlla e calcia da trequarti, Kehayov si tuffa, sembra in pieno controllo, ma si lascia ingannare dal rimbalzo: errore vistoso e decisivo, Genoa meritatamente in vantaggio.

Dagli spogliatoi non rientra Tumminelli, che aveva avuto i crampi già da metà primo tempo, al suo posto Litti, che si piazza all’ala destra, nel vecchio ruolo prima dell’ormai consolidato spostamento come terzino sinistro: il centrale di destra Obleac torna a fare il mediano (come ha fatto a lungo quest’anno), e la Roma passa al 4-2-3-1. E continua a soffrire lo scatenato Venturino, primo a calciare in porta anche nella ripresa. Per la Roma ci prova proprio Litti, alto da buona posizione, come pure il tentativo di Solbes, dopo un’azione insistita: l’argentino fa in tempo a mettere una gran palla filtrante per Ivkovic, subentrato a uno spento Pedro Lopes, poi lascia il posto a Della Rocca, che di solito è titolare e capitano. Ma il croato, che nel 2022 aveva fatto il ritiro in Algarve con Mourinho, ed è subentrato spesso nel campionato Primavera, manda alto da ottima posizione. Sul fronte opposto Ekhator, che in Primavera ha già 4 gol, più uno e due traverse nell’eroica semifinale di martedì con l’Inter, continua a creare grattacapi alla difesa giallorossa. Un cross di Feola, prolungato di testa da un ottimo Golic, permette a Nardozi di incornare verso la porta, poi è Levak, con il sinistro, a impegnare Consiglio, che si fa trovare pronto. Ruotolo toglie Venturino, migliore in campo per distacco, e Dodde, per il 2007 Nuredini e Grossi. Scelta giusta, perché proprio quest’ultimo subisce una venialissima spinta da Della Rocca, ammonito per proteste, dopo che il direttore di gara, sorprendendo probabilmente anche i rossoblù, aveva indicato il dischetto. Romano trasforma: potrebbe bastare per chiudere la gara, a blindarla ci pensa Litti, che va a cercare Grossi e lo stende, lasciando la Roma in dieci. Barry vicino al tris con un diagonale messo in angolo da Kehayov, i cinque minuti di recupero sono concessi per onore di firma: la Roma non ci crede più, il Genoa controlla senza fatica.