CAMPIONATO UNDER 15 [2009] 2022-23
Regular s. - Fase Finale - Albo d'oro

Mar 25 giugno ’24 | Roma-Genoa 2-1 | Ascoli

ROMA (4-3-3) Bouaskar; Bonifazi, Cioffi, Paul, Saviano (23’st Di Mascio); Giammattei, Di Marino (43’st Milocco), Guaglianone (43’st Proietti); Tombion, Dal Bon, Russo (17’st Zekaj). A disp. Sala, Liturri, Patteri, Susin, Galieti. All. Scala
GENOA (4-2-3-1) Costoli; Mandirola, Saladino, Scaccianoce, Savona; Fazio (28’st Ndreu), Brizzolari; Longobardi, Botto (5’st Consoli), Aresini; Cozzolino (28’st Lleshi). A disp. Romeo, Pagano, Calierotti, Aracri, Patti, Bozzo. All. Sbravati
ARBITRO Radovanovic di Maniago (Mansutti-Cristin; Maccorin)
MARCATORI 9’pt Consoli (G), 27’st Dal Bon (R), 41’st Zekaj (R)
NOTE ammoniti Paul, Brizzolari

Schieramenti simili: 4-2-3-1 per il Genoa, 4-3-3 per la Roma, ma la mezzala sinistra, il 2010 col numero 10 Guaglianone (il suo alter ego Scaglione era infortunato), si propone spesso alle spalle delle punte. Suo il primo cross, al 3’, un minuto dopo Dal Bon prova un filtrante dal limite, i rossoblù rispondono con un cross morbido dal fondo di Longobardi, ben pescato da Maldirola. E poi, al 12’, con un bel sinistro da fuori - bella parata di Bouaskar - di Carmine Cozzolino, centravanti napoletano che lo scorso anno aveva fatto provini con mezza serie A, venendo pure a Trigoria. La Roma del resto un centravanti vero non ce l’ha: col 9, da vari mesi, viene utilizzato Dal Bon, centrocampista di talento e piedi buoni, che infatti smista bene il gioco, mandando al tiro tra gli altri Bonifazi, terzino destro e capitano, che colpisce l’esterno della rete, ingannando alcuni tifosi che esultano. L’occasione più clamorosa arriva al 32’: il terzino destro del Genoa Mandirola va al tiro da fuori, colpisce un difensore, recuper palla, salta Russo e va al cross dal fondo, tiro a botta sicura di Cozzolino dal bordo dell’area piccola e doppia deviazione in angolo, prima di Cioffi, poi di Bouaskar, che salva il risultato con un riflesso eccezionale. La Roma risponde con un sinistro di Giammattei, parato, ma dagli spogliatoi torna in campo un Genoa ancor più determinato, che al 3’ colpisce il palo con capitan Brizzolari, servito da Aresini. Al 5’ Sbravati toglie il numero 10 Botto per il 19 Cesari, che alla prima azione, al 7’, manda alto da ottima posizione, solo a centro area, su cross dell’ottimo Mandirola. Che un minuto dopo va al tiro e centra la base del palo: un altro minuto e Cesari si fa perdonare l’erroraccio recuperando palla in area e mettendola in rete. Il gol rallenta i ritmi: il Genoa sembra controllare la gara, la Roma prova un paio di cambi, passa a difendere a tre, ma non produce molto. Fino al 27’, quando Giammattei si libera bene sulla destra, e mette in mezzo un pallone che Dal Bon, appostato sul secondo palo, sfrutta per pareggiare. Quando tutti pensano ai supplementari, il Genoa batte un angolo, Di Marino recupera un gran pallone appena fuori area, e serve in verticale Giammattei, che Scala aveva spostato centravanti, invertendolo con Dal Bon: il numero 8, che di confidenza con il gol ne ha parecchia, non si lascia ingolosire, e preferisce servire Zekaj, che calcia in porta, di prima intenzione, il gol che decide la finale scudetto. Potrebbe farne anche un altro, l’italo-albanese subentrato a un deludente Russo, sull’ennesimo cross dello scatenato Giammattei - migliore in campo, anche per il vistoso calo di Cozzolino nella ripresa - ma il portiere del Genoa tira fuori due eccellenti riflessi, sulla sua conclusione dal limite, e sulla ribattuta di Tombion, ben più vicino.