L’ULTIMA DI A: PER QUESTA VOLTA TASSI

È Lorenzo Tassi del Brescia l’uomo copertina dell’ultima giornata, l’unica di tutto il campionato in cui, tradizionalmente, qualcosa di nuovo salta fuori: poco, purtroppo, tenendo conto che i ragazzi della Primavera non riescono a trovare spazio neppure in squadre come Cagliari e Bologna, che pure da mesi scendono in campo solamente per onore di firma, tra una salvezza già acquisita e un’Europa irraggiungibile.

Il Brescia, retrocesso senza gloria con due giornate di anticipo, ha approfittato dell’ultima in casa, contro la Fiorentina, per portare in prima squadra una mezza dozzina di ragazzi: Hrivnak, Bara e Kamal sono rimasti in panchina, Tassi e Nana Wellbeck hanno esordito nel corso della ripresa, il primo, considerato il miglior sedicenne del calcio italiano, da tempo nel mirino di Milan, Inter e Juventus, è diventato il più giovane giocatore utilizzato nel campionato 2010-11. Un paio di minuti dopo il suo ingresso in campo, con un’apertura di prima intenzione, ha messo Eder davanti al portiere, conclusione deviata in angolo da un difensore, buona anche la prestazione del ghanese Nana, 17 anni il prossimo 24 novembre. Iachini lo ha inserito al posto di Diamanti, schierandolo però nel suo ruolo abituale anche in Primavera, davanti alla difesa: 29’ in campo senza timori reverenziali, toccando parecchi palloni ed evidenziando un buon lancio con il destro. Nella stessa gara tra i viola debutto per il centravanti svizzero Seferovic, classe ’92, preso un anno e mezzo fa per la prima squadra ma tenuto in panchina, anche in Primavera, dal coetaneo Iemmello, la cui assenza, causa impegni con la Nazionale under 19, ha tolto dall’impaccio Mihajlovic.

Come lui hanno saltato causa impegni azzurri un possibile debutto il romanista Viviani – al suo posto Montella ha chiamato e fatto debuttare il suo compagno di reparto Florenzi, l’unico al limite d’età della Primavera giallorossa – gli interisti, Bardi, Benedetti e Dell’Agnello – ma la scelta di Leonardo di dirottare in tribuna Faraoni indica che forse non gli sarebbe toccato comunque – e il palermitano Ardizzone, mentre Perin, a cui Zoratto ha preferito il ’93 Leali, ha esordito tra i pali del Genoa, prendendosi consensi unanimi per un paio di interventi su Bogdani, forse più spettacolari che difficili, che hanno fatto passare in secondo piano l’ingenuo fallo da rigore commesso sullo stesso centravanti albanese. Pagelle tra il 6.5 e il 7, per uno dei migliori portieri del calcio giovanile italiano, tesserato peraltro per una squadra che ha un titolare che non ha convinto nessuno (il portoghese Eduardo, 29 anni a settembre) e un dodicesimo come Scarpi, che con i suoi 38 anni e un contratto appena rinnovato sarebbe perfetto per fare da chioccia a un giovane.

Il Parma, fermo per infortunio il Primavera di maggior talento, il figlio d’arte Alessandro De Vitis, ha regalato otto minuti al francesino Defrel, esterno d’attacco classe ’91, la Juventus ha fatto esordire il nipote di Boniperti, uno che, causa cognome da leggenda, in estate era stato utilizzato come modello per la presentazione delle nuove maglie, con tutto che ancora non figurava nella numerazione ufficiale della squadra. Esordio vero, non simbolico, 45’ al posto di Pepe, con pure una buona occasione da gol.

Curiose, e difficilmente comprensibili, le scelte di non far debuttare nessuno da parte di Bologna, Cagliari (che pure aveva in panchina il nazionale under 18 Dametto), Catania, Chievo, Palermo e Sampdoria, che per motivi diversi non avevano nulla da chiedere al campionato, Francesco Grandolfo merita un discorso a parte: tecnicamente non era all’esordio, perché già nelle due gare precedenti Mutti lo aveva buttato nella mischia, ma la sua tripletta, nonostante l’evidente aiuto di un Bologna in disarmo, resta un’impresa storica, tenendo conto che all’età sua un solo giocatore aveva segnato tre gol in una sola gara, un certo Silvio Piola. (Francesco Oddi - 25 maggio ’11)