MARCO PAOLONI, IL PASSATO AZZURRO DELL’UOMO NERO
Il ragazzo che si è giocato la carriera con le scommesse nel 2003 si era giocato un Europeo, lo aveva vinto ma aveva incassato poco, neppure una presenza in serie A. Ha la foto a Coverciano Marco Paoloni, il protagonista della conferenza stampa di ieri della procura di Cremona: accanto a lui, quelli che a Coverciano ci sono tornati anche da grandi, Chiellini, Pazzini e Aquilani, titolari dell’unica Italia che riuscì a vincere un campionato Europeo under 19. Con la Roma aveva fatto tutta la trafila giovanile, campione d’Italia con i Giovanissimi ‘98-99, Aquilani e Corvia in campo, Alberto De Rossi in panchina, poche settimane dopo lo scudetto dei grandi era in ritiro con Fabio Capello a Kapfenberg.
Grandi mezzi fisici, ottimi riflessi, la stima di Bruno Conti e dei tecnici delle Nazionali, un solo problema: era bravo anche il portiere che gli faceva da riserva, Gianluca Curci, aveva un anno di meno, e la Roma preferì puntare su di lui. Per Paoloni 15 presenze in due campionati da dodicesimo in B – a Terni contendeva il posto al laziale Berni – fino a ieri mattina anche un play-off di ritorno da giocare col Benevento per risalire tra i cadetti, e un sogno chiamato Udinese, la società che controlla il suo cartellino, e prima o poi avrebbe cambiato il dodicesimo.
Meno speranze ma più certezze per l’altro romano coinvolto nello scandalo, il 31enne Daniele Quadrini, uno che giocava nella Lazio Primavera e a 18 anni si ritrovò al Sora. Nel 2005 sognò per un mesetto la serie A col Treviso, da cinque anni è titolare in B, gli ultimi due col Sassuolo, e se non riuscirà a dimostrare la sua innocenza saranno gli ultimi sul serio. (Francesco Oddi - 1 giugno ’11)
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